Una tenda nel deserto che può ospitare 60.000 spettatori è la visione che ha ispirato la costruzione dello stadio Al-Bayt, struttura ipertecnologica che ha ospitato la Coppa del Mondo FIFA 2022. Realizzato a 40km a nord di Doha, Al-Bayt è una delle maggiori e più innovative strutture sportive al mondo e modello di riferimento per il settore, per le tecniche di costruzione adottate e la capacità di combinare eredità culturale locale, sostenibilità e tutela ambientale. 

Concepito per accogliere attività ricreative e commerciali, lo stadio ricorda una tenda beduina, simbolo della cultura di accoglienza e ospitalità del Paese. Il tetto caratteristico evita la dispersione dei suoni e amplifica l’esperienza. Tante soluzioni adottate, come l’installazione di componenti a basso consumo di acqua, lo rendono un campione di sostenibilità. Nel 2020, ha ottenuto due certificazioni GSAS (Design & Build e Construction Management) con rating 5 stelle, andando anche oltre i requisiti stabiliti dalla FIFA. Lo standard Global Sustainability Assessment System (GSAS), è il primo sistema integrato di valutazione della sostenibilità delle attività di costruzioni del Medio Oriente, che copre sia gli aspetti ambientali che sociali lungo l’intero ciclo di vita dei progetti.

Situato a sud della città di Al Khor ed in prossimità del suo aeroporto, il progetto ha incluso la progettazione, la costruzione, il completamento e la manutenzione dello stadio, di edifici ausiliari e la realizzazione dell’Energy Centre. 

Innovazione tecnologica

Lo stadio presenta un sistema di aria condizionata capace di regolare la temperatura per il pubblico e per i giocatori permettendo la realizzazione di eventi tutto l’anno nonostante le severe condizioni climatiche.

La coordinazione tra le varie discipline coinvolte è realizzata attraverso l’utilizzo di moderne tecnologie come il BIM per garantire uno sviluppo organizzato del progetto.