Impianto Idroelettrico di Mantaro
L'impianto di Mantaro, situato ad una quota di circa 2.700 metri, è costituito da una diga di ritenuta in calcestruzzo, un dissabbiatore di particolare importanza a monte dell'opera di presa, un lungo tunnel di derivazione che sottende un ampio arco di fiume, un pozzo piezometrico con camera di espansione e successiva camera delle valvole al termine del tunnel, tre condotte forzate in acciaio e da una centrale all'aperto.
La necessità di lavorare in un'area remota dell'altopiano andino ha imposto di superare difficoltà logistiche di grande portata: il cantiere principale (Kichuas) dista da Lima ben 400 chilometri ed era raggiungibile solo attraverso impervie strade di montagna; per raggiungere i cantieri più periferici è stato poi necessario costruire una rete di strade moderne, anche superando passi a oltre 4.000 metri di altitudine.
Anche le caratteristiche tecniche della diga (la centrale idroelettrica è stata la più grande del Paese fino al 2012) ponevano sfide di enorme portata: la galleria di derivazione (quasi 20 km) è stata scavata in condizioni geologiche difficilissime, accorgimenti particolari hanno dovuto essere utilizzati per controllare la grande velocità dell'acqua e per realizzare lo sbarramento in una gola strettissima.
Nel 1979, l'opera venne ampliata con la costruzione della centrale idroelettrica di "Restitución". Inaugurata nel 1984, la nuova centrale andava ad aggiungere una potenza di 216 MW all'impianto originario, raggiungendo complessivamente 1.008 MW.
Cliente: Corporación de Energía Eléctrica del Mantaro, Lima, Perú
Dati tecnici
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m Lunghezza in cresta
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m Altezza diga