Napoli, meta privilegiata per letterati e artisti nel XIX sec., negli ultimi decenni è diventata teatro di riflessione su un’idea innovativa di città la cui bellezza si sostanzia nell’equilibrio tra funzionalità e armonia: l’idea delle Stazioni dell’Arte, che nasce dalla ricerca di un equilibrio tra il sistema di mobilità cittadino e un percorso museale diffuso.

Le Stazioni dell’Arte – molte delle quali realizzate da Webuild come la pluripremiata Toledo, ma anche Università, Dante, Museo, Materdei, San Pasquale, Monte Sant'Angelo, Capodichino - ospitano circa 200 opere d’arte contemporanea e rappresentano un unicum nel panorama internazionale. 

Ogni stazione ha un suo carattere distintivo. Quella più suggestiva, eletta metropolitana più spettacolare d’Europa, è Toledo. Realizzata su progetto dell’architetto catalano Oscar Tusquets Blanca, è ispirata ai temi della luce e del mare uniti idealmente dalla bocca ovale del “Crater de luz”.

Non meno affascinante è la stazione Università, concepita dall'architetto anglo-egiziano Karim Rashid come uno spazio che incarna i saperi della Terza Rivoluzione Tecnologica. Gae Aulenti firma la stazione di piazza Dante che ospita le opere di protagonisti dell’arte contemporanea internazionale, e la stazione Museo, che riflette nei materiali e nei colori l'architettura del vicino Museo Archeologico Nazionale.

La fermata Materdei, progettata dall'Atelier Mendini, dona vitalità alla piazza in superficie, trasformata in isola pedonale, arricchita di spazi verdi, nuovi arredi urbani e opere d’arte.

San Pasquale, su progetto dell'architetto Boris Podrecca, rappresenta una vertiginosa discesa a mare contrapposta alla discesa agli inferi attraverso le due gigantesche sculture metalliche di Anish Kapoor della stazione di Monte Sant'Angelo.

Oggi in costruzione la stazione di Capodichino con un progetto ispirato al Pozzo di San Patrizio realizzato a Orvieto nel XVI secolo.

Le stazioni interpretano il dialogo tra passato e presente, tra territorio, arte e sapere ingegneristico. Una straordinaria fusione che a Napoli, città in cui è nata la prima ferrovia d'Italia, la Napoli – Portici, trova terreno ideale in quanto antesignana di un modello di città a misura d’uomo.

Un progetto visionario nel segno della continua ricerca di equilibrio tra tecnica e bellezza. 

Per un’idea di bellezza con la quale continueremo a costruire il futuro.