Diga di Osborne
Una parte dell'acqua viene utilizzata per rifornire la città di Mutare e altri piccoli centri della zona, ma la maggior parte è destinata all'irrigazione di circa 12.000 ettari di terreno.
L'impianto è costituito dalle seguenti opere principali:
- argine principale in materiale sciolto che blocca il fiume Odzi;
- un argine secondario;
- uno sfioratore in galleria;
- Un sistema di restituzione costituito da una torre di presa, una condotta nel corpo diga e una camera di scarico.
La diga principale, alta 75 metri, è un argine stratificato con un nucleo in argilla e zone di transizione riempite a terra, la parte superiore protetta da un riempimento in roccia e quella inferiore da una copertura erbosa, ad eccezione della punta a valle in roccia.
La lunghezza della cresta è di 1.010 m e la larghezza di 8m.
Una cortina di boiacca con un'unica linea di fori lungo la linea di demarcazione della fondazione, fino ad una profondità massima di 18m.
La diga secondaria nella porzione destra dell'invaso è un argine omogeneo in terra alto 10 m e lungo 650 m, protetto da roccia su entrambi i lati, poiché serve anche da sfioratore d'emergenza. Per questo motivo, la parte centrale è stata lasciata più bassa di 1,6 m rispetto alla diga principale, per una lunghezza di 500 m.
Lo sfioratore è localizzato in un dirupo sulla spalla sinistra. Lo sfioratore misura 17 metri di diametro e scende 40 metri in profondità; si collega ad un pozzo di 6 metri di diametro, ricoperto in calcestruzzo.
Il tunnel, lungo 260 m, sfocia in un breve canale che termina con un assorbitore di energia.
Il ritorno a valle per scopi irrigui, industriali e domestici è regolato da valvole e tubi di 900 mm di diametro, installati nella torre di presa, alta 73 metri con base esagonale, che sorge sul lago alla punta della diga. L'acqua passa sotto l'argine attraverso una galleria artificiale a forma di ferro di cavallo di 3,4 m2 e ritorna al fiume dopo avere superato una soglia di 3m.
L'accesso alla torre di presa è garantito da un ponte di 150 m che raggiunge la torre sulla cresta della diga.
La data di avvio dei lavori dell'invaso è coincisa con l'inizio della stagione delle piogge, nel novembre 1993, mese in cui l'argine del corpo diga aveva raggiunto l'altezza di 1090 m.
Il picco di manodopera si è verificato nel periodo compreso tra maggio 1992 e novembre 1993, con una presenza quasi continua di 630 persone. Tra queste 28 dipendenti espatriati e oltre 400 persone in subappalto.
Dati Tecnici
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m3 Argini
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m3 Scavo in superficie
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m3 Volume di calcestruzzo