Grande moschea di Abu Dhabi
La Grande Moschea di Abu Dhabi è una delle eredità lasciate dallo sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan II al proprio Paese.
Il progetto di costruzione e di manutenzione dell'edificio religioso è stato affidato, a partire dal 1996, a una joint venture italiana guidata dal Gruppo: si trattava, all'epoca, del più importante contratto mai assegnato nell'ambito dell'architettura contemporanea a causa della complessità tecnica e del suo valore e una delle più grandi costruzioni mai aggiudicate da un'impresa italiana.
Lo spazio di culto della moschea si estende per un'area doppia a quella della Basilica di San Pietro a Roma (oltre 50.000 m2) ed è in grado di ospitare fino a 40.000 fedeli. L'edifico è dotato di quattro minareti di 110 m di altezza, 82 cupole, quasi 150 pinnacoli e di migliaia di elementi decorativi scolpiti, intagliati (oltre al tappeto annodato più grande del mondo).
La Grande Moschea è l'ottavo edificio di culto islamico più grande del mondo ed è considerato il monumento più amato dai cittadini di Abu Dhabi. Lo sceicco Zayed morì poco dopo il completamento dei lavori e le sue spoglie riposano nell'edificio che oggi prende il suo nome.
Cliente: Dipartimento dei Lavori Pubblici
Principali dati tecnici:
Superficie totale: 84.000 m²
Superficie coperta: 52.000 m²
Open Shan: 21.000 m²
Movimenti terra: 492.000 m³
Pali di fondazione: 9.759 n
Totale calcestruzzi: 259.000 m³
Acciaio strutturale: 20.200 t
Membrana impermeabile: 178.500 m²