Porto di Apapa
Il progetto consiste in un’estensione e ulteriori miglioramenti al molo di Apapa, nel porto di Lagos in Nigeria, al fine di aumentare il traffico annuo dai precedenti 15 milioni di tonnellate a 23 milioni di tonnellate di merci.
Finanziato in parte dalla World Bank, a partire dal 1962, l’ampliamento comprese l’aggiunta di ormeggi (943 m) a quelli esistenti per le navi d’alto mare, aumentando la lunghezza della banchina principale (lunga all’epoca 1494 m), e la realizzazione di opere accessorie e attrezzature, quattro capannoni di transito, due magazzini e il completamento di altri due in costruzione, stazioni e gru.
Per poter soddisfare i fabbisogni di pietrame e pietrisco frantumati, che ammontavano complessivamente a circa 280.000 m3, si impiantò una cava di pietra a circa 100 km da Apapa. I materiali vennero poi trasportati sul luogo di impiego a mezzo di speciali treni giornalieri con vagoni appositamente fabbricati. Una delle operazioni chiave del cantiere è stata quella dello scarico e dello smistamento degli inerti ai vari settori di lavorazione, tra i quali il betonaggio.
Gli impianti hanno prodotto circa 130.000 m3 di calcestruzzo di cui 70.000 destinati alla prefabbricazione dei blocchi costituenti il muro di banchina, con una produzione media di 37 blocchi al giorno del peso di circa 20 tonnellate.
Il progetto ebbe un impatto positivo in termini economici e all’interno del programma di sviluppo nazionale. Oggi Lagos è uno dei principali porti dell’Africa occidentale, con un’area totale di circa 120 ettari.
Cliente: Nigerian Ports Authority, Lagos
Principali dati tecnici:
Calcestruzzo: 130.000 m3
Altezza muro di banchina: 11,80 m