16 aprile 2021

Pietro Salini: non esiste sostenibilità per un paese senza lavoro, portare investimenti complessivi in infrastrutture ad almeno 300 miliardi di Euro

NOTE STAMPA

Milano, 16 aprile 2021 – Fine degli scavi della galleria di Serravalle, la seconda per lunghezza e importanza del Terzo Valico: con il breakthrough avvenuto oggi Cociv, nonostante le difficolta legate al COVID, il general Contractor per la progettazione e la realizzazione del Terzo Valico, guidato da Webuild, raggiunge il 65% di scavi in sotterranea. Una milestone che permette il collegamento senza interruzioni di tutti i cantieri operativi che si sviluppano in una tratta di tracciato di linea ferroviaria di circa 22 km nel lato Piemontese dell’opera.

Ad assistere all’abbattimento del diaframma, tenutosi all’interno del camerone di Serravalle nel cantiere di Libarna (comune di Arquata, provincia Alessandria), il Ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, il commissario straordinario del Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi e Nodo di Genova, Calogero Mauceri, l’Amministratore Delegato Webuild, Pietro Salini, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane, Gianfranco Battisti, i governatori di Liguria e Piemonte, Giovanni Toti e Alberto Cirio.

“Vedo un grande dibattito politico sul Recovery Plan, con un programma che in sei anni prevede investimenti complessivi in infrastrutture di circa 50 miliardi di euro, che rappresentano lo 0,5% del PIL – ha dichiarato Pietro Salini -. E’ quindi necessario che queste risorse siano integrative rispetto ad altre fonti di finanziamento. In periodo pre-Covid il Paese spendeva circa il 2% del PIL in infrastrutture. Per far ripartire l’economia serve quindi un boost maggiore, una spesa più ampia. Stiamo parlando di almeno 300 miliardi, in linea con gli investimenti che gli altri paesi europei realizzano per infrastrutture. Mi auguro quindi di poter vedere partire presto progetti per nuove infrastrutture con una visione di lungo periodo anche per il nostro Paese. Noi siamo un’azienda sostenibile, abbiamo obiettivi importanti in termini ambientali, di diversity e sicurezza, ma la prima sostenibilità è il lavoro. Non esiste nazione sostenibile quando non si ha lavoro. E’ la creazione di nuova occupazione che ci deve animare tutti, come previsto dall’articolo 1 della nostra Costituzione”.

“Ringrazio il Ministro Giovannini per la sua presenza che ci onora in una giornata di gioia come questa – ha proseguito Salini-. Viviamo in un momento duro quindi celebrare i risultati raggiunti è importante perché dimostriamo che anche in una situazione complessa si possono realizzare opere importanti per il Paese. Ne stiamo facendo tante e molte con il Gruppo Ferrovie dello Stato ed ANAS, il più grande motore di economia per il settore delle costruzioni. Un segmento rappresentato qui da tante donne ed uomini, parte delle 5mila persone che con il loro sacrificio stanno portando avanti quest’opera. Il cantiere del Terzo Valico è speciale perché racconta le eccellenze ma anche i problemi del Paese, la lunghezza nei processi approvativi legati ad ogni grande progetto infrastrutturale. Il segreto per riattivare il settore è poter realizzare le opere, avere percorsi di approvazione semplici, in linea con la normativa europea. Ma è necessario crederci, e mettersi al servizio del Paese come noi stiamo facendo già lavorando in 18 progetti nel Paese, insieme ad una filiera di 7mila imprese che con noi credono in questa visione di crescita”, ha concluso Salini.

La Galleria di Serravalle, di quasi 7 km totali, è stata già scavata per una lunghezza di circa 6,4 km dalle TBM “Giovanna”, che ha terminato i lavori a settembre del 2020, e dalla TBM “Elisa”, arrivata oggi, entrambe del diametro di circa 10 metri. Gli scavi hanno attraversato contesti complessi come l’Outlet di Serravalle e la linea ferroviaria storica Genova-Torino, richiedendo l’adozione di sistemi di monitoraggio innovativi sia in superficie che in galleria.

Il collegamento Genova-Milano accelererà il viaggio tra le due città e rappresenta solo una parte dell’offerta di mobilità sostenibile che sarà garantita dal Terzo Valico dei Giovi. I 53 chilometri di ferrovia fanno parte del corridoio Reno-Alpi, uno degli assi della rete TEN-T che punta a collegare in modo efficiente Rotterdam con Genova e quindi il Mare del Nord con il Mar Mediterraneo. La nuova linea sarà quindi collegata alle linee già esistenti attraverso la costruzione di quattro interconnessioni che saranno realizzate nelle località di Voltri, Genova Parco Campasso, Novi Ligure e Tortona. Nella struttura complessiva dell’opera è stata annessa anche la realizzazione del Nodo Ferroviario di Genova, un sistema di collegamenti cittadini che permetterà di portare l’alta capacità veloce fino al porto.

 

Terzo valico overview

 

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Materiale informativo - Progetto Ponte sullo Stretto di Messina
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