09 luglio 2020
Snowy 2.0: superato con successo il collaudo finale della TBM per il progetto di produzione di energia rinnovabile di Webuild in Australia
Milano, 09 luglio 2020 – Concluse con successo le prove di collaudo della TBM (fresa meccanica -Tunnel Boring Machine) più complessa per il mega progetto Snowy 2.0, sono pronte le operazioni di spedizione verso il cantiere dove Snowy Hydro e Webuild (Salini Impregilo) costruiranno il più grande impianto idroelettrico dell’Australia, Snowy 2.0, con la realizzazione di una ulteriore rete di impianti idroelettrici nell’ambito del Snowy Mountains Hydro-electric Scheme, a supporto del piano di sviluppo delle energie rinnovabili su cui il Paese sta investendo.
Collegati per celebrare virtualmente il superamento di questa milestone (Factory Acceptance Test -FAT della TBM), Pietro Salini, CEO di Webuild, e Claudio Lautizi, Direttore Generale Global Operations di Webuild, insieme al Managing Director e CEO di Snow Hydro, Paul Broad, oltre a Martin Herrenknecht, presidente di Herrenknecht che ha realizzato e collaudato la TBM, Martin Herrenknecht e a Peter Bennett, CEO di Clough, partner insieme a Lane (controllata statunitense del Gruppo Webuild) della joint venture Future Generation (guidata da Webuild), che si occuperà dei lavori di ingegneria civile ed elettromeccanici.
Grazie alle sue caratteristiche tecniche la TBM sarà in grado di scavare lungo un percorso inclinato per realizzare il tunnel di accesso che permetterà di creare, ad una profondità di quasi un chilometro, la camera dove sarà installata la power station.
Commissionato da Snowy Hydro Ltd, tra i più grandi produttori di energia del paese, il progetto Snowy 2.0 aumenterà di 2.000 MW la capacità di generazione di energia elettrica del sistema Snowy Mountains Hydro-electric Scheme, che si aggiungeranno agli attuali 4.100 MW.
"È con grande orgoglio che lavoriamo ad un progetto come Snowy 2.0 che contribuirà a un futuro di più ricco di energie rinnovabili per il Paese", ha dichiarato Salini. "Il superamento dei test della TBM rappresenta una pietra miliare in un progetto strategico in cui mettiamo il massimo impegno".
Broad si è detto entusiasta della spedizione della TBM in Australia, con il progetto a pieno regime a Lobs Hole nel New South Wales, Australia. “Il progetto impiega già 500 persone e lo scavo del tunnel inizierà entro la fine dell'anno. Con una lunghezza di 205 metri e un diametro di 11 metri, questa TBM ha una dimensione significativa per gli standard globali e ha il grande compito di scavare il tunnel dell'uscita di emergenza, il tunnel dei cavi e di ventilazione, il pozzo inclinato e i 2 km del tunnel principale", ha affermato Broad.
Webuild sta orientando la sua strategia di business in modo molto mirato verso progetti che possano supportare i clienti per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite – SDG, investendo sempre più in progetti di energia da fonti rinnovabili – clean hydro energy - e in mobilita sostenibile. Il 51% dei nuovi ordini acquisiti dal Gruppo nel 2019 è relativo a progetti di clean hydro energy, in un contesto globale in cui l’idroelettrico costituisce la prima fonte di energia rinnovabile, con il 71% dell’energia rinnovabile prodotta a livello mondiale. Le opere di Webuild assicurano ogni giorno energia pulita a decine di milioni di persone nel mondo, oltre a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, con i progetti in corso di realizzazione nel settore in grado di garantire un abbattimento delle emissioni pari a circa 14,5 milioni di tonnellate di CO2 all’anno. Una strategia di forte investimento sui temi della sostenibilità che ha permesso al Gruppo di scalare le classifiche mondiali sulla sostenibilità dei principali global provider di soluzioni ESG (Environmental Social Governance) per investitori e società quotate, come MSCI (Morgan Stanley Capital International’s) ESG Research, Vigeo Eiris (Gruppo Moody’s), CDP (ex Carbon Disclosure Project) e ISS-Oekom.