09 settembre 2020
M4: fine degli scavi in galleria, “talpe” rivedono la luce alla Stazione Solari. Parte la fase 2, sprint verso l’attivazione della prima tratta della Metro di Milano realizzata da Webuild
Milano, 09 settembre 2020 – E’ finito oggi alla Stazione Solari il viaggio nel sottosuolo di Milano delle TBM (Tunnel Boring Machine, fresa meccanica) per la nuova linea metropolitana M4, con il breakthrough della prima delle due talpe e 620mila metri cubi di scavi lungo i 9.200 metri delle due gallerie nella tratta centro. Lavori che hanno visto all’opera nel complesso 1.500 persone e che, grazie a misure di sicurezza straordinarie per la tutela della salute dei lavoratori, sono andati avanti anche durante l’emergenza sanitaria legata al COVID – Coronavirus per consegnare il prima possibile ai milanesi un progetto strategico per la mobilità sostenibile della città.
Le attività del Gruppo Webuild infatti procedono senza sosta in vista della primavera del 2021, quando sarà attivata la prima tratta funzionale della nuova metropolitana, tra Linate e Forlanini FS. Commissionata dal Comune di Milano, la linea è realizzata dalla società mista concessionaria M4, incaricata di realizzare e gestire l’opera e partecipata dal Comune di Milano e da un raggruppamento di soci privati guidato dal Gruppo Webuild.
Ad assistere al breakthrough del diaframma che separava la prima delle due talpe (binario dispari) dall'ingresso nella stazione Solari, il sindaco di Milano Beppe Sala, l'assessore alla Mobilità Marco Granelli, il Direttore Generale Webuild Massimo Ferrari, il presidente M4 spa Fabio Terragni e Guido Mannella, Webuild, presidente del consorzio dei costruttori CMM4. Nei prossimi giorni a vedere la luce alla Stazione Solari sarà anche la talpa gemella del binario pari. Smontate le due talpe, si procederà poi con l’armamento della linea, cioè con la posa dei binari, delle linee di alimentazione elettrica e dell’installazione del sistema di guida computerizzato.
Lo scavo, che ha toccato il record di produzione mensile di 540 metri lineari, è stato eseguito in un contesto geologico e geotecnico impegnativo, sempre sottofalda. La complessa gestione di 600 mezzi transitati ogni giorno, 15.000 in un solo mese, in un contesto fortemente antropizzato, e l’accurato sistema di smaltimento del materiale hanno permesso di limitare al massimo gli impatti sulla vita legati alla realizzazione di un progetto imponente con 56 cantieri aperti anche nel centro di Milano, dimostrando un continuo impegno di lotta all’inquinamento già nella fase di produzione.
La linea sarà lunga nel complesso 15 chilometri con 21 stazioni e attraverserà in soli 30 minuti il centro storico della città, collegando il quadrante Est (aeroporto di Linate) con il quadrante Sud-Ovest, fino alla stazione di San Cristoforo. La nuova M4 contribuirà ad aumentare un “effetto di rete” intermodale atteso su tutto il sistema di trasporto urbano ed extra-urbano, con benefici ambientali significativi che rendono più forte l’impronta sostenibile della città di Milano: la linea permetterà una riduzione del traffico in città di circa 16 milioni di veicoli ogni anno, con una contrazione annuale delle emissioni di CO2 fino a 30mila tonnellate.
La metro di Milano rappresenta un esempio concreto della visione del Gruppo di far ripartire i lavori fermi in Italia attraverso Progetto Italia. La realizzazione della linea, assegnata a Salini Impregilo e ad Astaldi, Gruppo Webuild, è infatti proseguita senza sosta per rispettare il cronogramma definito con il cliente, con aziende costruttrici e istituzioni che hanno lavorato e continuano oggi a lavorare fianco a fianco garantendo occupazione a maestranze e indotto.
Il Gruppo, che ha realizzato in tempi record il Ponte Genova San Giorgio inaugurato ad inizio agosto, è attualmente impegnato in Italia nella costruzione di alcune delle infrastrutture più strategiche per il Paese: oltre alla M4 di Milano, dalle linee ad alta velocità ferroviaria Verona-Padova e del Brennero a quella del Terzo Valico dei Giovi, dalla Strada statale 106 Jonica, all’alta capacità ferroviaria Napoli-Bari, fino al tratto ferroviario Bicocca-Catenanuova in Sicilia e a progetti assegnati ad Astaldi, come la Metro di Napoli. Il Gruppo Webuild occupa complessivamente in Italia circa 11.000 persone tra diretti e indiretti, che diventeranno oltre 15.000 nel 2022.