09 novembre 2015

Webuild in Arabia Saudita

NOTE STAMPA

NOTA STAMPA

Cerimonia di breakthrough per la Linea 3 della Metro di Riyadh

9 novembre 2015, Quasi 50 anni di presenza stabile e decine di opere di primaria importanza realizzate: con queste credenziali il gruppo Salini Impregilo, rappresentato dal CEO Pietro Salini, si presenta in questi giorni a Riyadh per la missione del governo italiano, guidata dal presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Negli incontri con le autorità dell’Arabia Saudita, il tema delle infrastrutture è destinato a finire sotto i riflettori perché l’economia del Paese si sta focalizzando sempre di più sul settore non-oil e sulla costruzione di grandi vie di comunicazione e d’integrazione fra le principali aree del Paese: aeroporti, strade, metropolitane, reti ferroviarie.

La locomotiva degli investimenti in infrastrutture ha sempre visto una grande componente italiana. Salini Impregilo, dai primi lavori idraulici nelle zone della Mecca, Jeddah e Riyadh nel 1966 e in seguito di edilizia ospedaliera, attualmente sta realizzando la Linea 3, una della sei linee del Riyadh Metro Project, realizzata per conto della Arriyadh Development Authority, il ramo esecutivo della High Commission for the Development of Arriyadh.

Con i suoi 41 km, la Linea 3 è la più lunga della rete metropolitana, partendo da ovest (vicino alla Jeddah Expressway) e terminando ad est (vicino al National Guard Camp di Khashm El Aam), per un totale di 22 stazioni costruite, principalmente in elevazione e sotterraneo. I treni che la percorreranno avranno in prima fase una lunghezza massima di 36,7 m (2 carrozze), una capacità di 262 passeggeri e una velocità massima di 80 km/h. Le stazioni sono dimensionate per accogliere treni a 4 carrozze in seconda fase.

L’opera, affidata per un valore di circa 6 miliardi di dollari a un consorzio internazionale guidato da Salini Impregilo partecipato anche da Ansaldo STS, riveste un ruolo fondamentale per la viabilità della città, considerando che la sua popolazione è destinata ad aumentare dagli attuali 5.7 milioni di abitanti a 8.3 milioni nel 2030.

Il 30 giugno scorso, alla presenza di Sua Altezza, il Principe Faisal bin Bandar bin Abdulaziz, governatore di Riyadh e Presidente della High Commission for the Development of Riyadh, la Linea 3 ha registrato una tappa importante con l’avvio dello scavo con la fresa (TBM) denominata Jazlah, che ha un diametro di 10 metri e pesa circa 700 tonnellate. Il tunnel che Jazlah sta scavando è lungo 5,8 km, sotto il centro di Riyadh e attraversa la principale stazione ferroviaria di Riyadh.

Oggi, 9 Novembre 2015 la TBM è entrata nella seconda underground station (3F1) dopo aver realizzato, dalla sua partenza, un tratto di scavo di circa 1200 m raggiungendo picchi eccezionali di circa 27 m/giorno di scavo.

Come ambasciatori dell’ingegno italiano, Salini Impregilo ha realizzato nel 2002, il Riyhad Kingdom Center, simbolo del Paese e del suo sviluppo economico. Il Centro è costituito da un corpo centrale a torre di 30 piani, sormontata da una parte in acciaio di 120 m d’altezza a forma di mezza luna, e due corpi laterali connessi al primo. La torre, alta 300 m, si colloca al primo posto tra le costruzioni del suo genere in tutto il Medio Oriente e in Europa.

L’edificio, che ospita tra l’altro uno dei più grandi e lussuosi mall della penisola araba, un albergo della catena Four Seasons e il famoso Sky Bridge lungo 65 metri e sospeso sulla vetta dell’edificio, si è aggiudicato il premio Emporis Skyscraper Award come "Miglior grattacielo al mondo per il design".

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Materiale informativo - Progetto Ponte sullo Stretto di Messina
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