25 marzo 2015 - È stato  firmato il 23 marzo a Khartoum l' accordo di cooperazione tra Egitto, Etiopia e Sudan sul progetto Grand Ethiopian Renaissance Dam, diga già in costruzione sulle acque del Nilo Azzurro in Etiopia. L' intesa tra i tre Paesi è stata raggiunta dopo un periodo di stallo dei lavori per i timori, sollevati in particolare dall' Egitto, che il progetto potesse intaccare l' approvvigionamento idrico riducendo la portata del Nilo. L'Etiopia, in cui sorge il Nilo Azzurro, che si unisce al Nilo Bianco a Khartoum in Sudan, ha invece sempre assicurato che la portata del fiume non sarà ridotta e ha espresso la speranza che il Paese possa tramutarsi in un polo energetico per la regione, che ha un grande bisogno di energia.

“Il progetto della diga sul Nilo 'Grand Renaissance Dam' è motivo di enorme soddisfazione per il nostro gruppo. Abbiamo avuto la decisione di un grandissimo presidente dell' Etiopia che ha trasformato un Paese che era essenzialmente agricolo in un Paese esportatore di energia. Noi abbiamo coadiuvato questa capacità, questa forza che l' Etiopia ha in sè, quindi siamo riusciti a disegnare molte dighe che oggi sono in costruzione e le abbiamo anche realizzate". Così l' amministratore delegato Pietro Salini ha commentato l' accordo … "Non posso che essere orgoglioso e felice che la nostra impresa sia riuscita a fare questo. L' accordo raggiunto significa che i Paesi che sono intorno beneficeranno di questo enorme progetto che porta pace, progresso, scambio commerciali e non più tensione e guerra".

Al termine dei lavori Grand Ethiopian Renaissance Dam sarà la diga più grande d' Africa, il valore del progetto è di 3,37 miliardi di Euro.