Piano ESG
ESG: gli obiettivi di sostenibilità del Gruppo Webuild
Focus sulla forte riduzione delle emissioni di gas serra, sicurezza sul luogo di lavoro e maggiore spazio alla presenza femminile, consistenti investimenti nell’innovazione
Nei primi mesi del 2024 Webuild ha definito un nuovo Piano ESG definito in coerenza con i risultati dell’analisi di materialità e in maniera sinergica rispetto al Piano Strategico del Gruppo.
Il nuovo Piano ESG prende avvio dai risultati ottenuti e dal pieno raggiungimento degli obiettivi del primo Piano ESG per il triennio 2021-2023 e prosegue nell’impegno con maggiore ambizione per rispondere alle crescenti esigenze degli stakeholder e alle sfide globali in maniera sempre più tangibile.
Le priorità di Webuild in ambito ESG riguardano la lotta ai cambiamenti climatici e la promozione della circular economy (Environmental), la tutela e valorizzazione delle proprie persone (Social), nonché l’innovazione come leva strategica per la sostenibilità e il miglioramento dell’efficienza del business, garantendo elevati standard di governance, integrità, trasparenza ed engagement degli stakeholder (Governance).
In particolare, il nuovo Piano ESG è incentrato sulle tre aree strategiche - Green, Safety & Inclusion, Innovation – nelle quali Webuild da tempo investe risorse e per le quali ha già raggiunto risultati significativi negli anni. Su tali aree prioritarie, i cd. “cantieri” della sostenibilità, il Gruppo ha definito una serie di programmi e target specifici da perseguire nel periodo del piano: la riduzione del 10% dell’intensità delle emissioni di gas serra Scope 1&2 (da combustibili fossili ed energia elettrica) nel 2025 rispetto al 2022; la riduzione del Tasso di infortuni LTIFR (cioè quelli contraddistinti da giorni di assenza dal lavoro) per arrivare nel 2025 al 6% in meno nel rispetto al 2022; l’aumento del 20% di donne manager nel Gruppo nel 2025 (rispetto al 2023); e infine 430 milioni di euro di investimenti aggiuntivi per progetti innovativi e in cleantech nel 2025 (rispetto al 2023).
Webuild ESG Plan at a glance
Piano ESG e Rating
Al lavoro per abbattere l’intensità delle emissioni del 10%
Per i cantieri, il nuovo Piano ESG prevede una riduzione dell’intensità delle emissioni Scope 1&2 del 10% nel 2025 rispetto al 2022 e per raggiungere il target include l’attuazione di soluzioni green nei progetti in start-up: ad esempio le TBM Green (le cosiddette talpe meccaniche); la prefabbricazione ad alta efficienza; l’efficientamento elettrico e sistemi di manutenzione predittiva; le energie rinnovabili (fotovoltaico, mini-idro, sistemi di accumulo, gruppo elettrogeni ibridi); i veicoli a basse emissioni e le stazioni di ricarica; i campi logistici ecosostenibili; i sistemi di telecontrollo delle acque e altri efficientamenti idrici.
In ambito corporate, il Piano prevede una campagna di promozione ambientale (2024-2026), lo sviluppo di metodologie LCA (Life Cycle Assessment) per la valutazione dell’impronta Carbone/Energia e il relativo test su un campione di nuove iniziative di business (2026).
La Salute e la Sicurezza sui luoghi di lavoro: la riduzione degli infortuni è una priorità assoluta
Per raggiungere l’obiettivo di ridurre sempre più gli infortuni e arrivare nel 2025 ad avere un LTIFR (Lost Time Injury Frequency Rate: Infortuni con giorni di assenza occorsi per milione di ore lavorate) più basso del 6% rispetto al 2022, Webuild prevede di proseguire nel monitoraggio dei rischi e nella valutazione delle relative misure di controllo, rafforzare i piani di formazione e addestramento verso il personale diretto e nell’ambito del programma Safety Builders, nonché intensificare le attività di monitoraggio operativo, in termini di osservazioni, audit e assessment di sicurezza in cantiere e le campagne di sensibilizzazione del personale. Verranno poi portate avanti attività di ricerca e sperimentazione di soluzioni tecnologiche innovative.
Più spazio alla presenza femminile nei ruoli chiave e attenzione alla diversità
Il nuovo Piano ESG mira ad aumentare del 20% le donne manager nel Gruppo e per farlo prevede una serie di attività in ambito Diversità e Inclusione, con formazione dedicata, mentoring al femminile, coaching riservato ai senior manager, formazione sul tema della diversità culturale. Per quanto riguarda invece le attività di sviluppo e leadership, il Piano ESG prevede l’estensione del performance management, programmi di sviluppo, assessment delle risorse chiave e un’attività periodica di succession planning.
Sul tema Diversità e Inclusione di genere, per la parità retributiva Webuild può già registrare una sostanziale assenza di gap significativi per le risorse corporate, mentre è prevista una maggiore presenza femminile nella pipeline dei possibili successori nei ruoli chiave.
I come Innovazione e D come Digitalizzazione
L’innovazione rappresenta un elemento indispensabile per una crescita sostenibile del Gruppo nel lungo periodo. I processi di innovazione, infatti, contribuiscono alla competitività del Gruppo, a livello di:
• efficientamento dei processi core e di staff e miglioramento dell’efficienza realizzativa (tempi e costi);
• performance socio-ambientali e di qualità costruttiva;
• riduzione dei lead-time costruttivi;
• espansione in nuovi settori di business.
Le iniziative di innovazione sono condotte sia a livello di progetto che a livello Corporate.
Nel 2023 è stato creato il primo Innovation Center di Gruppo, un centro di ricerca e sviluppo che fungerà da catalizzatore dell’innovazione sia a servizio di tutti i cantieri Webuild, sia a servizio di stakeholder esterni. Il nuovo centro di innovazione è finalizzato migliorare ed efficientare, anche sotto il profilo della sostenibilità e della safety, i prodotti e i processi in ambito “Construction”.
Il nuovo Piano ESG prevede entro il 2025 investimenti aggiuntivi in progetti innovativi e in cleantech pari a 430 € Mln. Gli investimenti riguarderanno diversi ambiti di intervento: attraverso l’Innovation center sono previsti investimenti nel biennio per circa 20 milioni; è prevista la realizzazione di ulteriori fabbriche automatizzate dei conci e l’investimento in sistemi intelligenti di gestione e monitoraggio delle acquee. Nel biennio 2024-2025 è inoltre previsto l’arrivo di ulteriori TBM Green, Tunnel Boring Machine in grado di ridurre i consumi energetici ed idrici.