Respirare a pieni polmoni. Il progetto C-43 aiuterà a salvare le Everglades
Si calcola che in Florida ci siano 1,2 milioni di alligatori. Ben 200mila, uno su sei vive nelle Everglades, un ecosistema unico al mondo, spesso definito come polmone verde degli Stati Uniti del Sud, che, però, da decenni soffre di un inquinamento idrico, tale da mettere in crisi la ricca industria del turismo su entrambe le coste della Florida, dall’Atlantico al Golfo, minacciate dal fenomeno delle alghe velenose scaricate in mare.
Per il ripristino dell’ambiente e della qualità dell’acqua, lo Stato sta investendo 2,3 miliardi di dollari, cui si aggiunge un altro miliardo di fondi federali, nel Comprensive Everglades Restoration Plan (CERP) che comprende vari progetti, il più importante dei quali è il , affidato al gruppo Webuild per la riqualifica dei terreni paludosi e il contenimento delle acque reflue.
Il progetto prevede la realizzazione di un bacino nell’estuario Caloosahatchee, nella costa sud-ovest, con una diga in terra dal perimetro di 26,2 chilometri e un setto separatore dei due bacini di 4,5 chilometri. In totale i bacini si estenderanno per circa 40,5 chilometri quadrati e conterranno 210 milioni di metri cubi d’acqua.
Durante i periodi di pioggia, il bacino permetterà di contenere le acque contaminate provenienti dai terreni residenziali e agricoli attorno al lago Okeechobee e, nei periodi di secca, garantirà l’apporto idrico necessario per mantenere livelli ottimali di salinità.
EVERGLADES